Stanze d’artista
nel segno del 27
Nell’Europa rinascimentale e barocca si diffonde la consuetudine di raccogliere alcuni oggetti che possano esprimere le meraviglie del mondo naturale (mirabilia), le creazioni dell’umanità (artificialia) e provenienti da Paesi lontani (exotica). A partire dal Cinquecento e sino all’Illuminismo, i collezionisti ricreano nelle loro camere delle arti e delle meraviglie (Kunstkammer e Wunderkammer) dei microcosmi dove si mescolano concetti filosofici e creativi.
Con questa premessa è stato chiesto ad alcuni artisti di aprire le porte della loro personale Kunstkammer, ovvero di esporre ventisette oggetti legati ad altrettanti concetti per loro importanti.
Ventisette come numero simbolico, che evoca il 3 elevato alla terza ma è anche la somma di 2 e 7, ovvero 9, e che vuole anche omaggiare la marchesa Isabella d’Este che aveva scelto questo numero tra le sue celebri imprese.